Web Core Vitals: guida completa alle metriche essenziali per le performance web
Tutto ciò che devi sapere sui Core Web Vitals: cosa sono, come misurarli e come migliorarli per ottimizzare l'esperienza utente e il posizionamento SEO del tuo sito web.

Introduzione
Nel panorama digitale contemporaneo, la velocità e la reattività delle pagine web non sono più semplici vantaggi competitivi, ma requisiti fondamentali. Gli utenti si aspettano esperienze di navigazione fluide e rapide, abbandonando rapidamente i siti che non soddisfano queste aspettative. Per questo motivo, Google ha introdotto i Core Web Vitals, un insieme di metriche specifiche che misurano la qualità dell'esperienza utente su un sito web.
I Core Web Vitals rappresentano un sottoinsieme delle Web Vitals, focalizzandosi su tre aspetti chiave dell'esperienza utente: il caricamento, l'interattività e la stabilità visiva. Queste metriche sono diventate così importanti che dal 2021 sono ufficialmente fattori di ranking nei risultati di ricerca di Google, influenzando direttamente la visibilità online di qualsiasi sito.
In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa sono i Core Web Vitals, come vengono misurati, quali strumenti utilizzare per monitorarli e, soprattutto, come ottimizzare il tuo sito per eccellere in queste metriche critiche. Che tu sia uno sviluppatore, un SEO specialist o un proprietario di un sito web, comprendere e migliorare i Core Web Vitals è fondamentale per offrire esperienze utente eccellenti e massimizzare la tua presenza nei risultati di ricerca.
Cosa sono i Core Web Vitals
I Core Web Vitals sono un insieme di metriche specifiche che misurano aspetti chiave dell'esperienza utente sul web. Introdotti da Google nel 2020, fanno parte dell'iniziativa più ampia delle Web Vitals, ma rappresentano le metriche considerate assolutamente essenziali per tutti i siti web.
La nascita dei Core Web Vitals
Prima dell'introduzione dei Core Web Vitals, esistevano già numerose metriche per valutare le performance dei siti web, come il tempo di caricamento della pagina o il First Contentful Paint (FCP). Tuttavia, queste metriche spesso non riuscivano a catturare l'esperienza utente nella sua completezza o erano difficili da interpretare e ottimizzare.
Google ha introdotto i Core Web Vitals per fornire indicatori chiari, misurabili e focalizzati sull'utente. L'obiettivo era semplificare il panorama delle metriche di performance web, offrendo agli sviluppatori un insieme conciso di misurazioni su cui concentrarsi.
Nel maggio 2021, i Core Web Vitals sono diventati ufficialmente fattori di ranking nell'algoritmo di Google, all'interno dell'aggiornamento Page Experience. Questo ha segnato un punto di svolta, trasformando queste metriche da semplici indicatori tecnici a fattori critici per il successo di un sito web.
Le tre metriche fondamentali
I Core Web Vitals si compongono di tre metriche specifiche, ciascuna focalizzata su un aspetto diverso dell'esperienza utente:
1. Largest Contentful Paint (LCP) - Caricamento
Il Largest Contentful Paint misura il tempo necessario per caricare il contenuto principale visibile all'utente. In termini semplici, indica quando l'elemento visivamente più grande nella viewport (la parte visibile della pagina) è stato renderizzato.
Il LCP si concentra su:
- Immagini
- Elementi video
- Blocchi di testo
- Altri elementi di grandi dimensioni
Perché è importante: Il LCP offre un'indicazione del momento in cui l'utente percepisce che la parte principale della pagina è stata caricata, influenzando direttamente la percezione di velocità del sito.
Soglie di valutazione:
- Buono: meno di 2.5 secondi
- Necessita miglioramenti: tra 2.5 e 4 secondi
- Scarso: oltre 4 secondi
2. First Input Delay (FID) - Interattività
Il First Input Delay misura il tempo che intercorre tra la prima interazione dell'utente con la pagina (ad esempio, un clic su un link o un pulsante) e il momento in cui il browser è effettivamente in grado di rispondere a tale interazione.
Perché è importante: Il FID riflette la reattività percepita di un sito. Un ritardo significativo può frustrare gli utenti e dare l'impressione che il sito sia lento o non funzionante.
Soglie di valutazione:
- Buono: meno di 100 millisecondi
- Necessita miglioramenti: tra 100 e 300 millisecondi
- Scarso: oltre 300 millisecondi
Nota importante: Google ha annunciato che a partire da marzo 2024, il FID sarà sostituito dall'Interaction to Next Paint (INP) come metrica ufficiale per l'interattività nei Core Web Vitals. Parleremo dell'INP più avanti in questo articolo.
3. Cumulative Layout Shift (CLS) - Stabilità visiva
Il Cumulative Layout Shift misura la somma di tutti gli spostamenti imprevisti di elementi visivi durante il caricamento di una pagina. In altre parole, quantifica quanto "saltano" o si spostano gli elementi mentre la pagina viene caricata.
Perché è importante: Gli spostamenti imprevisti possono causare una pessima esperienza utente, come quando un utente sta per cliccare su un pulsante che improvvisamente si sposta, facendo cliccare l'utente su qualcos'altro.
Soglie di valutazione:
- Buono: meno di 0.1
- Necessita miglioramenti: tra 0.1 e 0.25
- Scarso: oltre 0.25
La nuova metrica di interattività: Interaction to Next Paint (INP)
Come accennato, Google ha annunciato che il First Input Delay (FID) sarà sostituito dall'Interaction to Next Paint (INP) a partire da marzo 2024. Questa nuova metrica è stata progettata per misurare meglio l'interattività complessiva di una pagina.
Cosa misura l'INP: L'INP valuta il tempo di risposta di tutte le interazioni dell'utente con la pagina durante l'intera sessione, non solo la prima interazione come faceva il FID. Prende la singola interazione più lunga (il caso peggiore) come valore rappresentativo.
Perché questo cambiamento: Il FID misurava solo il ritardo iniziale, ma non considerava il tempo totale necessario per completare una risposta a un'interazione. L'INP fornisce un quadro più completo dell'interattività, includendo:
- Il tempo di elaborazione degli eventi di input
- Il tempo necessario per eseguire il codice JavaScript associato
- Il tempo per renderizzare il prossimo frame visibile
Soglie di valutazione dell'INP:
- Buono: meno di 200 millisecondi
- Necessita miglioramenti: tra 200 e 500 millisecondi
- Scarso: oltre 500 millisecondi
Come si misurano i Core Web Vitals
La misurazione dei Core Web Vitals può avvenire in due contesti principali: in laboratorio (ambiente controllato) e sul campo (dati reali degli utenti). Entrambi gli approcci sono importanti e complementari.
Dati di laboratorio vs. dati sul campo
Dati di laboratorio (Lab Data)
I dati di laboratorio vengono raccolti in un ambiente controllato, utilizzando strumenti che simulano il caricamento di una pagina in condizioni predefinite.
Vantaggi:
- Ambiente coerente e riproducibile
- Risultati immediati
- Utile per debug e sviluppo
- Può essere integrato nei flussi di CI/CD
Limitazioni:
- Non riflette le reali condizioni degli utenti
- Non cattura la variabilità di dispositivi, browser e connessioni
- Può non identificare problemi che emergono solo in circostanze specifiche
Dati sul campo (Field Data)
I dati sul campo provengono da utenti reali che interagiscono con il sito in condizioni del mondo reale, attraverso vari dispositivi e connessioni.
Vantaggi:
- Riflette l'esperienza reale degli utenti
- Cattura la diversità di contesti d'uso
- Mostra l'effettivo impatto delle ottimizzazioni
- È ciò che Google utilizza per il ranking
Limitazioni:
- Richiede tempo per raccogliere dati sufficienti
- Più difficile da analizzare e debuggare
- Maggiore variabilità nei risultati
Strumenti per la misurazione
1. Google PageSpeed Insights
PageSpeed Insights è uno strumento online gratuito che combina dati di laboratorio e sul campo.
Caratteristiche principali:
- Fornisce punteggi per desktop e mobile
- Mostra dati sul campo dal Chrome User Experience Report (CrUX)
- Offre suggerimenti di ottimizzazione specifici
- Facile da usare senza installazioni
2. Chrome DevTools
Gli strumenti per sviluppatori di Chrome offrono diversi pannelli utili per analizzare i Core Web Vitals:
Performance panel:
- Consente di registrare e analizzare il caricamento della pagina
- Visualizza i marker per LCP e CLS
- Permette di simulare diverse condizioni di rete e CPU
Lighthouse:
- Integrato in DevTools
- Fornisce un'analisi completa, inclusi i Core Web Vitals
- Può essere eseguito in modalità incognito per risultati più accurati
3. Web Vitals Extension
Google offre un'estensione per Chrome che misura in tempo reale i Core Web Vitals mentre si naviga.
Caratteristiche principali:
- Monitoraggio in tempo reale
- Visualizzazione semplice e immediata
- Utile per controlli rapidi
4. Search Console
Google Search Console fornisce il rapporto "Core Web Vitals" che mostra le prestazioni del sito basate su dati reali degli utenti.
Caratteristiche principali:
- Dati aggregati per gruppi di URL simili
- Trend temporali
- Identificazione delle pagine problematiche
- Integrazione con altri dati SEO
5. Firebase Performance Monitoring
Per applicazioni web e mobile, Firebase Performance Monitoring consente di tracciare i Core Web Vitals insieme ad altre metriche personalizzate.
6. Strumenti da riga di comando
Per gli sviluppatori e i flussi di CI/CD:
- Lighthouse CLI: versione da riga di comando di Lighthouse
- WebPageTest: strumento avanzato per test di performance
- sitespeed.io: suite open source per monitoraggio delle performance
Ottimizzare i Core Web Vitals
Dopo aver compreso e misurato i Core Web Vitals, il passo successivo è ottimizzarli. Vediamo le strategie specifiche per ciascuna metrica.
Migliorare il Largest Contentful Paint (LCP)
Il LCP è influenzato principalmente dalla velocità con cui il contenuto principale viene caricato e renderizzato. Ecco le strategie chiave per migliorarlo:
1. Ottimizzare il server
- Utilizzare un hosting performante: La qualità del server ha un impatto diretto sul Time to First Byte (TTFB), che influenza il LCP.
- Implementare un CDN: Una Content Delivery Network riduce la latenza distribuendo i contenuti geograficamente più vicini all'utente.
- Ottimizzare il database: Query inefficienti possono rallentare la generazione della pagina.
- Utilizzare il caching del server: Memorizzare nella cache le pagine o parti di esse riduce il tempo di risposta.
2. Ottimizzare le risorse critiche
- Identificare l'elemento LCP: Usa DevTools per determinare quale elemento è considerato il LCP nella tua pagina.
- Precaricamento (preload): Utilizza
<link rel="preload">per gli elementi critici come immagini o font che costituiscono l'LCP. - Prioritizzare il contenuto above-the-fold: Assicurati che il contenuto visibile senza scrollare sia caricato per primo.
3. Ottimizzare le immagini
Spesso l'elemento LCP è un'immagine, quindi ottimizzarla è cruciale:
- Utilizzare formati moderni: WebP, AVIF o JPEG 2000 offrono migliori rapporti qualità/dimensione.
- Dimensionare correttamente: Evita di caricare immagini più grandi del necessario.
- Compressione efficiente: Trova il giusto equilibrio tra qualità e dimensione del file.
- Lazy loading selettivo: Usa il lazy loading solo per le immagini sotto la piega, non per quelle che potrebbero essere l'LCP.
- Utilizzare
srcsetesizes: Fornire diverse dimensioni di immagini per diversi viewport.
4. Ridurre il JavaScript bloccante
- Differire il JavaScript non essenziale: Usa
deferoasyncper gli script non critici. - Minimizzare e comprimere: Riduci le dimensioni dei file JavaScript.
- Code splitting: Carica solo il JavaScript necessario per la visualizzazione iniziale.
Migliorare il First Input Delay (FID) e l'Interaction to Next Paint (INP)
Sia il FID che l'INP riguardano la reattività della pagina alle interazioni dell'utente. Ecco come migliorarli:
1. Ottimizzare l'esecuzione JavaScript
- Dividere i task lunghi: Suddividi operazioni JavaScript complesse in chunk più piccoli.
- Utilizzare Web Workers: Sposta il lavoro intensivo in thread separati usando i Web Workers.
- Ridurre il JavaScript di terze parti: Valuta criticamente ogni script esterno e rimuovi quelli non essenziali.
2. Ottimizzare il main thread
- Minimizzare il work nel main thread: Il main thread gestisce sia l'interfaccia utente che l'esecuzione JavaScript.
- Evitare animazioni complesse con JavaScript: Usa CSS e
requestAnimationFrameper animazioni fluide. - Implementare la virtualizzazione: Per liste lunghe, renderizza solo gli elementi visibili.
3. Ottimizzare gli event listener
- Utilizzare la delegazione degli eventi: Invece di attaccare handler a molti elementi, usa la delegazione a un elemento genitore.
- Debounce e throttle: Limita la frequenza di esecuzione per eventi ad alta frequenza come scroll o resize.
- Rimuovere event listener non utilizzati: Gli event listener attivi consumano risorse anche quando non vengono attivati.
Migliorare il Cumulative Layout Shift (CLS)
Il CLS misura la stabilità visiva. Ecco come migliorarlo:
1. Specificare dimensioni per gli elementi multimediali
- Sempre width e height per immagini e video: Questo permette al browser di riservare lo spazio corretto prima del caricamento.
- Utilizzare aspect-ratio: Con CSS moderno, usa
aspect-ratioper mantenere le proporzioni. - Placeholder per contenuti dinamici: Usa skeleton screens o placeholder di dimensioni appropriate.
<!-- Specifica sempre dimensioni per le immagini -->
<img src="image.jpg" width="800" height="600" alt="Descrizione" />
<!-- Oppure usa aspect-ratio in CSS -->
<div style="aspect-ratio: 16/9; width: 100%;">
<!-- Contenuto con proporzioni 16:9 -->
</div>
2. Gestire correttamente font e contenuti dinamici
- Preload dei font critici: Carica in anticipo i font essenziali per evitare il flash di testo non stilizzato (FOUT).
- Utilizzare
font-display: optionaloswap: Controlla il comportamento durante il caricamento dei font. - Riserva spazio per contenuti dinamici: Per annunci, embed o contenuti caricati dinamicamente, riserva sempre spazio appropriato.
3. Evitare inserimenti sopra il contenuto esistente
- Attento ai banner e popup: Aggiungi elementi come banner di cookie in modo che non spingano verso il basso il contenuto esistente.
- Animazioni appropriate: Se devi inserire contenuti, usa animazioni che non disturbino la lettura (ad esempio, fade in invece di push down).
Strategie generali di ottimizzazione
Oltre alle ottimizzazioni specifiche per ciascuna metrica, esistono strategie generali che migliorano complessivamente le performance:
1. Minimizzare le richieste HTTP
- Consolidare file: Unisci file CSS e JavaScript dove possibile.
- Utilizzare lo sprite di immagini: Per piccole icone, considera l'uso di sprite o SVG.
- HTTP/2 o HTTP/3: Sfrutta i protocolli moderni che gestiscono meglio le richieste multiple.
2. Implementare una strategia di caching efficace
- Cache del browser: Configura correttamente gli header HTTP per il caching.
- Service Workers: Implementa un service worker per il caching e l'esperienza offline.
- Cache-Control e ETag: Utilizza gli header HTTP appropriati per il controllo della cache.
3. Monitoraggio continuo
- Integrare i test di performance nel workflow di sviluppo: Testa regolarmente le performance, idealmente ad ogni deploy.
- Monitorare i dati sul campo: Utilizza RUM (Real User Monitoring) per tenere traccia delle prestazioni reali.
- Impostare budget di performance: Definisci limiti chiari per metriche critiche e assicurati che non vengano superati.
I Core Web Vitals e la SEO
Dal maggio 2021, i Core Web Vitals sono diventati ufficialmente fattori di ranking per Google. Comprendere questa relazione è fondamentale per ottimizzare la visibilità del tuo sito nei risultati di ricerca.
L'importanza dei Core Web Vitals per il ranking
I Core Web Vitals fanno parte dei "segnali di esperienza pagina" (Page Experience Signals) utilizzati da Google per valutare l'esperienza utente complessiva. Questi segnali includono:
- Core Web Vitals (LCP, FID/INP, CLS)
- Mobile-friendliness
- Sicurezza (HTTPS)
- Assenza di intrusivi interstitial
- Sicurezza della navigazione (assenza di malware)
È importante notare che, sebbene i Core Web Vitals siano fattori di ranking, il contenuto rimane il fattore più importante. Come dichiarato da Google: "Un contenuto di grande qualità può ancora posizionarsi bene anche con una scadente esperienza pagina, mentre un contenuto mediocre difficilmente si posizionerà bene anche con un'ottima esperienza pagina."
Impatto sui risultati di ricerca
L'impatto dei Core Web Vitals sui risultati di ricerca si manifesta in diversi modi:
-
Ranking generale: Siti con buoni Core Web Vitals possono ottenere un vantaggio nei risultati di ricerca rispetto a concorrenti con contenuti di qualità simile ma metriche peggiori.
-
Badge di esperienza pagina: Google ha testato l'inserimento di un badge visivo nei risultati di ricerca per le pagine che offrono un'esperienza eccellente.
-
Maggiore visibilità nelle feature speciali: Pagine con buoni Core Web Vitals hanno maggiori probabilità di apparire in feature speciali come Top Stories.
Monitorare l'impatto SEO
Per valutare l'impatto dei Core Web Vitals sulla SEO del tuo sito:
-
Utilizza Search Console: Il rapporto Core Web Vitals in Google Search Console mostra quali URL hanno problemi e quali sono considerati "buoni".
-
Confronta metriche e ranking: Osserva se miglioramenti nei Core Web Vitals corrispondono a variazioni nei ranking.
-
Monitora il CTR nelle SERP: Un badge di esperienza pagina potrebbe influenzare positivamente il click-through rate nei risultati di ricerca.
-
Controlla la copertura di Top Stories: Per siti di news ed editoriali, verifica se miglioramenti nei Core Web Vitals aumentano la presenza in Top Stories.
Case studies e benchmark di settore
Per comprendere meglio l'impatto reale dei Core Web Vitals, è utile esaminare alcuni casi di studio significativi e i benchmark di settore.
Casi di successo
Vodafone
Vodafone ha migliorato le sue metriche LCP del 31% implementando lazy loading, ottimizzando immagini e rimuovendo JavaScript non essenziale. Questo ha portato a:
- 8% di aumento nelle vendite
- 15% di aumento nella generazione di lead
- 11% di riduzione nel tasso di rimbalzo
Agrofy
La principale piattaforma agroalimentare dell'America Latina ha ottenuto:
- Riduzione del 70% nel CLS
- Miglioramento del 76% nel LCP
Risultati:
- Aumento del 76% nelle conversioni
- Aumento del 9% nel tasso di pagine per sessione
COOK
L'e-commerce di cibo surgelato ha migliorato:
- LCP: da 2.5s a 1.5s
- CLS: da 0.25 a 0.05
Risultati:
- Aumento del 8% nel tempo medio di sessione
- Riduzione del 12% nel tasso di rimbalzo
- Aumento del 7% nelle conversioni
Benchmark per settore
Le aspettative per i Core Web Vitals variano in base al settore. Ecco alcuni benchmark indicativi basati sui dati CrUX:
E-commerce
- LCP medio: 2.9s (mobile), 2.3s (desktop)
- CLS medio: 0.15 (mobile), 0.11 (desktop)
- Obiettivo consigliato: LCP < 2.2s, CLS < 0.1
Media e notizie
- LCP medio: 3.1s (mobile), 2.5s (desktop)
- CLS medio: 0.18 (mobile), 0.12 (desktop)
- Obiettivo consigliato: LCP < 2.5s, CLS < 0.12
B2B e servizi professionali
- LCP medio: 2.7s (mobile), 2.1s (desktop)
- CLS medio: 0.12 (mobile), 0.09 (desktop)
- Obiettivo consigliato: LCP < 2.0s, CLS < 0.1
È importante notare che questi valori sono indicativi e i siti leader in ciascun settore tendono a superare significativamente questi benchmark.
Tendenze future e evoluzione dei Core Web Vitals
I Core Web Vitals continuano a evolversi man mano che Google raffina la sua comprensione dell'esperienza utente e delle tecnologie web. Ecco cosa aspettarsi per il futuro:
Il passaggio da FID a INP
Come già accennato, a partire da marzo 2024, l'Interaction to Next Paint (INP) sostituirà ufficialmente il First Input Delay (FID) come metrica di interattività nei Core Web Vitals. Questo cambiamento riflette la necessità di una misurazione più completa dell'interattività durante l'intera sessione dell'utente, non solo al primo input.
Responsiveness under Load
Google sta esplorando nuove metriche come "Responsiveness under Load" per valutare meglio come le pagine si comportano sotto stress, ad esempio quando l'utente interagisce con una pagina mentre questa sta ancora caricando risorse pesanti.
Metriche specifiche per contesto
In futuro, potremmo vedere l'introduzione di metriche più specializzate per diversi tipi di pagine o interazioni:
- Metriche specifiche per e-commerce (tempo al carrello, velocità di checkout)
- Metriche per applicazioni SPA (Single Page Application)
- Metriche per esperienze immersive (WebGL, AR/VR)
Integrazione con l'intelligenza artificiale
Con l'avanzare dell'intelligenza artificiale, Google potrebbe utilizzare approcci più sofisticati per valutare l'esperienza utente:
- Analisi basata sul machine learning della percezione visiva della velocità
- Previsione personalizzata della soddisfazione utente basata su modelli di interazione
- Ottimizzazione adattiva basata sul contesto dell'utente (dispositivo, connessione, comportamento)
Suggerimenti per prepararsi al futuro
Per rimanere all'avanguardia nell'ottimizzazione dell'esperienza utente:
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Inizia a monitorare l'INP ora: Non aspettare che diventi ufficialmente un fattore di ranking.
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Adotta una strategia olistica per le performance: Concentrati sull'esperienza utente complessiva, non solo sulle metriche specifiche.
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Investi in infrastrutture moderne: Tecnologie come HTTP/3, Edge Computing e CDN avanzate diventeranno sempre più importanti.
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Implementa una cultura della performance: Integra i test di performance nel tuo processo di sviluppo quotidiano.
-
Mantieniti aggiornato: Segui il blog Web.dev di Google e le comunicazioni ufficiali per essere informato sui cambiamenti nelle metriche e nelle best practice.
Strumenti e risorse avanzate
Per approfondire la tua conoscenza e capacità di ottimizzazione dei Core Web Vitals, ecco alcune risorse avanzate:
Strumenti di diagnostica avanzata
- WebPageTest: Offre analisi dettagliate con filmstrip view, waterfall charts e metriche avanzate.
- SpeedCurve: Strumento commerciale per il monitoraggio continuo con dashboard personalizzabili.
- Calibre: Monitoraggio delle performance con funzionalità di confronto dei competitor.
- DebugBear: Specializzato nell'identificazione di problemi specifici dei Core Web Vitals.
Framework e librerie per ottimizzare i Core Web Vitals
- Next.js: Offre ottimizzazioni integrate per immagini, font e JavaScript.
- Gatsby: Include ottimizzazioni automatiche per immagini e risorse statiche.
- Astro: Framework che privilegia il contenuto statico con minimal JavaScript.
- QuickLink: Libreria per il prefetching intelligente dei link.
- loadCSS: Strumento per caricare CSS in modo non bloccante.
Guide e documentazione
- Web Vitals di Google: La guida ufficiale e completa.
- Optimize LCP: Guida specifica per ottimizzare il Largest Contentful Paint.
- Optimize CLS: Guida per minimizzare il Cumulative Layout Shift.
- Optimize FID: Strategie per migliorare il First Input Delay.
- INP Guidance: Linee guida per ottimizzare l'Interaction to Next Paint.
Communities e forum
- Web Performance Slack Community: Comunità di esperti di performance web.
- Reddit r/webperf: Subreddit dedicato alle performance web.
- Google Web.dev Community: Risorse e forum ufficiali di Google.
Conclusione
I Core Web Vitals rappresentano un punto di svolta fondamentale nel modo in cui valutiamo e ottimizziamo l'esperienza utente sul web. Non sono più semplici metriche tecniche, ma indicatori chiave che influenzano direttamente il successo di un sito, sia in termini di soddisfazione degli utenti che di visibilità nei risultati di ricerca.
Riassumendo i punti principali:
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Le tre metriche fondamentali - LCP, FID/INP e CLS - misurano rispettivamente il caricamento, l'interattività e la stabilità visiva, coprendo gli aspetti più critici dell'esperienza utente.
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L'impatto sulla SEO è significativo, con i Core Web Vitals che fungono da fattori di ranking ufficiali dal 2021, influenzando la visibilità dei siti nei risultati di ricerca.
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Le strategie di ottimizzazione richiedono un approccio olistico che tocchi diverse aree: server e backend, frontend e asset, JavaScript e CSS, immagini e contenuti multimediali.
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L'evoluzione continua delle metriche, come evidenziato dal passaggio da FID a INP, sottolinea l'importanza di rimanere aggiornati e proattivi nell'ottimizzazione.
I siti web che eccellono nei Core Web Vitals non solo offrono un'esperienza utente superiore, ma godono anche di vantaggi competitivi concreti: tassi di conversione più elevati, maggiore engagement degli utenti e posizionamenti migliori nei motori di ricerca.
In un web sempre più veloce e competitivo, investire tempo e risorse nell'ottimizzazione dei Core Web Vitals non è più un'opzione, ma una necessità strategica per qualsiasi presenza digitale di successo. Inizia oggi a monitorare e migliorare queste metriche fondamentali per costruire un'esperienza web che soddisfi sia i tuoi utenti che gli algoritmi di Google.